La ricerca in questo campo corre verso nuove opportunità tecnologiche, che miglioreranno le performance di questa materia prima già di per sé ideale per l’uso alimentare. Ce ne parla Massimo Cristini

Non tutti lo sanno, ma una delle sue caratteristiche più importanti è la biocompatibilità, proprietà imprescindibile nei settori alimentari, farmaceutico e della cosmesi. Parliamo della ceramica che, grazie anche a un’ottima resistenza all’usura e alle temperature, risulta il materiale più idoneo per questi settori. A spiegarlo è Massimo Cristini, amministratore delegato del gruppo Ht-Ceramgroup, che con Htc Ceramics produce ceramiche tecniche avanzate, e con Redco Ceramics ceramiche tecniche industriali. «Sono diverse le applicazioni dei nostri prodotti – dice Cristini –. Per quanto riguarda il settore alimentare, la ceramica viene utilizzata nei dosatori di bibite, nei corpi macinanti, come ad esempio per pepe, sale e caffè, risolvendo problemi di usura e corrosione, ma anche nelle
siringhe dosatrici collocate su macchinari da riempimento, evitando così possibili contaminazioni dei prodotti».

Per il gruppo, la crescita nel 2014 è stata significativa, con un incremento del 5 per cento per Htc e del 20 per Redco. «Uno dei punti chiave di questi risultati sta nella ricerca. Mediamente investe il 5 per cento in questo senso. Quest’anno, in particolare, assieme a una nuova azienda abbiamo sviluppato un prodotto che stravolgerà il mercato del settore agricolo. Abbiamo brevettato un sistema chiamato Mjt, Mix Just in Time, per la miscelazione in linea di prodotti fitosanitari e fertilizzanti solidi e liquidi. Tra le sue caratteristiche c’è l’assenza di formulato disperso nell’acqua della cisterna, quindi nessuna rimanenza di miscela con possibilità di passare direttamente da una coltura all’altra e possibile circolazione su strada. Poi, elimina i problemi di compatibilità dei formulati impiegati in miscela, evitando pertanto flocculazioni, depositi e cali di efficacia. Permette di interrompere e riprendere l’applicazione secondo necessità senza problemi legati alla presenza di formulati. In più contiene il rischio di contaminazione all’operatore grazie all’esclusione della fase di dosaggio dei formulati con utilizzo di acqua pulita in cisterna. Infine, all’interno di questi atomizzatori ci sono due dischi in ceramica che miscelano l’acqua e l’additivo solo nel momento del bisogno. Questo garantirà un minore uso di prodotto con la conseguente maggiore salvaguardia dell’ambiente e minore investimento economico».

In collaborazione con una società leader nel settore energetico, nel prossimo futuro il gruppo guidato da Cristini svilupperà nuovi mate- riali per la realizzazione di manufatti ceramici con l’obiettivo di migliorarne le performance, mentre un altro progetto ancora prevede la realizzazione di manufatti per il mondo filtrazione.

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